Sono noto per buttar giù testi nel cuore della notte senza neanche accendere la luce. Mi piace pensare che scrivo canzoni in un sacco di maniere diverse, a seconda dell'umore. Crazy Little Thing Called Love (1979) l'ho scritta in bagno. Ci sono voluti cinque o dieci minuti. In studio l'ho fatta alla chitarra che non so suonare neanche per sbaglio, e da un certo punto di vista è stata un'ottima cosa, perché così, conoscendo solo pochi accordi, avevo dei limiti. E' stata una buona disciplina perché dovevo per forza scriverla in un ambito più ristretto. A causa di quei limiti non potevo usare troppi accordi e il risultato è che ho scritto, penso, una buona canzone. Fossi stato più abile alla chitarra, forse l'avrei rovinata.
Penso sempre a scrivere nuove canzoni. Non riesco a fermarmi. Ho un sacco di idee che premono per uscire. Mi viene d'istinto. Mi piace scrivere bei motivetti orecchiabili. E' qualcosa che devo continuare a fare, ma che mi dà anche piacere. E' una specie di hobby che mi diverte. E' una cosa molto gratificante, in fondo, avere voglia di continuare a farlo ed esplorarne i diversi aspetti per vedere come si sviluppano. E' come dipingere un quadro. Devi distaccartene per vedere com'è venuto.
Freddie Mercury
Nessun commento:
Posta un commento