Freddie Mercury Bijou Italia

Un luogo dedicato al più grande Frontman di tutti i tempi, storia, curiosità, interviste e contenuti speciali con immagini inedite in memoria della più grande rockstar di tutti i tempi, l'unico.. l'inimitabile.. Freddie Mercury

mercoledì 7 gennaio 2015

L'ape Regina - Melody Maker- di Caroline Coon, Dicembre 1974

Niente come la carenza di idoli-star riesce a far fremere di sconforto l'industria dei media. Magnati cinematografici, incapaci di trovare successori della Monroe e di Gable, stanno costruendo un culto degli anti-eroi. Ma l'industria pop ha bisogno del potente elisir, dall'emozione provocata dall'uso degli onesti superlativi per far bollire il sangue e elevate lo spirito. E gli scriba del pop, come stanchi pellegrini sfiduciati in attesa dell'alba, soffrono per poter incoronare un nuovo eroe.
Poi, proprio quando la prognosi sembrava di quelle senza scampo, con uno strabiliante sibilo è saltato fuori Freddie Mercury. All'improvviso abbiamo scoperto uno scalpitante personaggio esotico, uno sfidante donchisciottesco, un compositore classico immerso nell'elettronica, capace di scrivere alcuni degli inni rock più chiassosi e alati ascoltati da un decennio a questa parte. 
Freddie, celebre per la sua meticolosa cura dei dettagli, non avrebbe potuto programmare in maniera migliore il suo affermarsi come legittimo erede di quella tradizione. Ha pagato il dovuto. Con i Queen ( Brian May, chitarra; John Deacon, basso; Roger Taylor, batteria ) ha avuto quattro anni per esaminare la scena e preparare il terreno per la frenesia che in seguito lo renderà indifferente alle carenze affettive in altri ambiti. Tuttavia, con la distribuzione di Sheer Heart Attack, tutte le cautele e i distinguo con i quali i critici hanno accolto le due precedenti proposte dei Queen, si sono trasformati in eruzioni di sfrenato entusiasmo.
Freddie indossa attillati pantaloni di raso grigio perla, una camicetta d'epoca di raso color crema, e una giacca da camera vittoriana di velluto scarlatto. Ha i capelli nero corvino, un lampo negli occhi d'ebano, e quando sorride rivela una fila di denti di un bianco scintillante che sembrano pronti ad addentare un panino con l'hamburger. Sta picchiettando il tappeto con uno stivale bianco, il piano del tavolo con una penna, e per un attimo mi domando con ansia se mi trovo davanti una molesta primadonna. E invece: " No, Mercury non è il mio vero nome, cara. Era Plutone, ma l'ho cambiato", dice Freddie con una punta di sarcasmo. La sua lieve e disinvolta effeminatezza rompe il giacchio. 



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